Inter: il coraggio di osare

Bisogna decidersi. E’ il momento di osare e gettare nella mischia o meglio in campo tutte le energie della migliore gioventù. Il progetto giovani sbandierato dal nuovo patron nerazzurro deve andare avanti, Rischi ce ne sono, l’Inter potrebbe rimanere fuori anche dall’Europa, ma per fare grande una squadra occorre una programmazione seria che parte da scelte oculate, valorizzando la numerosa “cantera” nerazzurra in giro per l’Italia. Basti pensare ai giocatori che giocano nel Livorno come Mbaye, pronto per il grande salto in una “grande”, il portiere Bardi, titolare fisso della Nazionale Under 21, i centrocampisti Duncan e Benassi, Biraghi del Catania, Samuele Longo, che sembra essere stato  dimenticato, Rene Krhin e Laxalt del Bologna ed altri nerazzurri  che giocano, chi in prestito o in comproprietà, nel campionato di serie B. Da citare Lorenzo Crisetig, centrocampista del Crotone, calciatore che l’Inter detiene in comproprietà con il Parma, protagonista di un buon campionato nella squadra calabrese, il paraguaiano Alborno del Cittadella. Garritano del Cesena. Per tornare grandi c’è bisogno di atleti motivati e non di calciatori che ormai fanno parte solo del passato. Mazzari, se vuole rimanere sulla panchina nerazzurra, deve dare ora un segnale e avere il coraggio di osare soprattutto con i giovani che ha attualmente nel suo organico, lanciando definitivamente Kovacic, Ranocchia, Botta, Taider (da lui consigliato)  da qui fino al termine del campionato.

Luigi Rubino - bauscia.it