GdS - Difesa, che svolta: due gol subiti in cinque gare
L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza la svolta difensiva avuta dall'Inter: "Se l’attacco stenta e nelle ultime undici gare ha segnato più di un gol solo a Firenze, è la difesa ad avere ridato certezze all’Inter - si legge -. Due sole reti subite nelle ultime cinque uscite e di nuovo podio: il terzo posto con 29 reti incassate (al pari di Napoli e Parma, dietro le irraggiungibili Roma e Juve, a 12 e 19) testimonia di un diverso atteggiamento di tutta la squadra. Ma anche del cambio di passo dei centrali. La svolta è arrivata dopo l’1-3 del 2 febbraio in casa della Juve, come ammette Campagnaro: «In quella settimana è scattato qualcosa, tutti avevamo una carica diversa. Possiamo arrivare terzi, anche se chi ci precede ha qualcosa in più di noi».
Hugo a dire il vero ha partecipato solo in parte alla rincorsa: appena 12’ contro il Sassuolo, prima del ritorno dal 1’ contro il Torino. Quando però ha mostrato la consueta grinta, malgrado il dolore al tendine d’Achille. Proprio contro il Sassuolo è tornato titolare dopo una vita Walter Samuel, il cui peso non si misura soltanto con la rete che ha deciso il match contro gli emiliani. Un misto di leadership silenziosa, grinta e mestiere di cui Mazzarri non ha più voluto privarsi. Così come è difficile al momento fare a meno di Rolando, che non sbaglia una partita e può occupare tutte e tre le posizioni difensive. Domenica scorsa - piazzato a sinistra per la squalifica di Juan Jesus - ha annullato il velocissimo Cerci. Un ruolo delicato, quello del centrale di sinistra, sia perché gli unici difensori mancini in rosa sono Samuel (che però ora può fare solo il centrale) e Juan Jesus sia perché molte squadre giocano col tridente in cui l’esterno destro è il più veloce: Cuadrado, Cerci, Iturbe. Giusto per citare gli avversari recenti e quello di domani sera. Andreolli è entrato a freddo da veterano, annullando Immobile malgrado la naftalina (appena 9’ in campionato, il 3 novembre). Ranocchia invece era fuori dal 6 gennaio. Ma la testa dura, i doppi allenamenti chiesti al preparatore Pondrelli per non perdere il ritmo gara e la voglia di riprendersi Inter e Mondiale dopo due mesi durissimi hanno partorito una prestazione perfetta".
Fonte: FcInterNews.it
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