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Non c'è due senza tre?

Un mese fa sembrava un'impresa quasi impossibile che l'allegra brigata di Mister Mazzarri potesse inanellare due vittorie di fila, di cui una su un campo ostico come Firenze, dove è caduta anche la capolista Juve. Invece eccoci qua, con la giornata numero 25 appena iniziata (con la vittoria della Roma sul Bologna, per fortuna) e la speranza che si possa centrare la terza vittoria di fila ai danni di un Cagliari che ultimamente bene non va. Ma cosa è successo in 15 giorni per far cambiare così radicalmente rotta ai nerazzurri? Giorni fa si era parlato di qualcosa che è scattato all'intervallo della partita con la Juve, ma forse la soluzione è ancora più semplice. Non potreste mai credere di quanto sia forte il potere dell'attrazione, quanto incida emotivamente su di un singolo individuo, figuriamoci su un gruppo. Dall'inizio del 2014, per una serie di sfortunati episodi, si era insinuato nella testa di tutti, giocatori, dirigenti e tifosi, il tarlo che l'Inter si fosse dimenticata di come si vincono le partite; questo pensiero da piccolo che era, nutrendosi per giorni della paura delle persone, è diventato realtà. È molto forte la legge dell'attrazione, avete presente quel pensiero che vi assale la mente quando siete intenti a fare qualcosa che richieda precisione e attenzione, tipo "tu guarda se adesso sbaglio..." e alla fine finisci per sbagliare. Tutti quanti aspettavano la fine del calciomercato perché sicuramente sarebbe venuto qualcuno a cambiare le cose...
In effetti è stato così,  e questo qualcuno è stato impersonato da Hernanes. Non è un caso se proprio Hernanes non ha potuto giocare contro la Juve e la partita è stata persa, in quel momento il pensiero comune era "ok, sta partita andrà come deve andare, pazienza. Ma la prossima...". Ed è stato così,  il solo pensiero di avere u  rinforzo estraneo alla brutta situazione precedente ha cambiato il modo di giocare di elementi come Kuzmanovic, che non aveva mai offerto prestazioni eccezionali, o Jonathan che aveva subito un'involuzione spaventosa dall'inizio della stagione. In effetti uno dei punti forza della Juve di Conte, che poi era anche uno dell'Inter di Mourinho, è la carica positiva che il gruppo riesce ad avere, e non è che stiamo parlando di campioni internazionali...
Domani purtroppo l'uomo amuleto non sarà della ciurma, cheeffetto avrà questa cosa nel gruppo? La speranza è che il pensiero vincente si sia già insinuato abbastanza nel gruppo, a quel punto allora non cene sarà per nessuno.
Altro che Asamoah o Bonucci...

Alessandro Marzi

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